Grappa Barile

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Luigi Barile ha fatto della qualità una filosofia di vita. È nato povero, ha provato la miseria, ha avuto aiuto e solidarietà da uomini generosi e maestri di vita, ha lottato e investito su se stesso. Ha capito che l’esistenza umana è una scommessa. Ha corso i rischi necessari, ha giocato e ha vinto. La sua grappa è il distillato di tutto questo. A differenza di tutti gli altri distillati, la grappa è un prodotto tanto naturale che si può bere subito, non appena il liquido, ancora caldo, si condensa. Nasce quindi già pronta anche se il suo gusto può essere ammorbidito con il tempo. Ciò può avvenire con l’affinamento o con l’invecchiamento vero e proprio. L’affinamento avviene nel corso di uno o più anni in serbatoi di acciaio inox, ma è l’invecchiamento quello che dà un prodotto veramente straordinario. A questo servono le botti stoccate nelle cantine della distilleria, dove, nel buio e nel giusto tenore di umidità i distillati invecchiano lentamente. I legni che custodiscono questa grappa hanno prima contenuto whisky e profumati rum delle Antille; botti selezionatissime dunque, ricercate meticolosamente da Luigi Barile, che non risparmia in niente pur di ottenere il massimo della sua passione.

“La grappa Barile è la migliore d’Italia”; questo ha esclamato Luigi Veronelli dopo averla degustata in Monferrato. Dello stesso parere la Giuria del Wine & Spirit che le ha conferito il premio internazionale a Londra. Ha ottenuto la medaglia d’argento al concorso dei distillati di Bruxelles e, al G8 di Genova, offerta al termine della cena conviviale ha riscosso complimenti e ringraziamenti dai capi di stato.